Al Cardinale Arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole

Eminenza Reverendissima,

con filiale rispetto e devota obbedienza, ci rivolgiamo a Lei, come laici delle parrocchie attualmente affidate ai sacerdoti e alle suore della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato (IVE), per esprimere con umiltà il nostro profondo dolore alla notizia della prossima conclusione del loro servizio pastorale, prevista per il 1° settembre.

Una gratitudine che nasce dalla vita vissuta

Nel corso degli anni, questi sacerdoti e religiose sono diventati per molti di noi padri spirituali, guide pazienti e testimoni autentici della fede. Hanno saputo accompagnarci nei momenti più bui, riportando tanti alla Chiesa e alla vita sacramentale. In un mondo segnato da solitudine e individualismo, abbiamo riscoperto grazie a loro la bellezza di una comunità viva, unita nella preghiera, nell’amicizia cristiana e nel servizio reciproco.

Un’esperienza concreta di Chiesa

Abbiamo visto crescere gruppi giovanili, famiglie, vocazioni religiose; abbiamo assistito a conversioni sincere e a un rinnovato slancio missionario tra i fedeli. Le parrocchie non sono solo luoghi, ma case abitate da pastori che conoscono le loro pecore e se ne prendono cura con amore evangelico.

Una voce che nasce dal popolo di Dio

Questa petizione nasce unicamente dalla spontanea iniziativa di noi fedeli laici. Desideriamo sollevare da ogni responsabilità la Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato. La nostra è una supplica che nasce dal cuore e dall’esperienza, nella consapevolezza che la nostra voce, per quanto semplice, possa trovare ascolto nella Sua paternità episcopale.

La nostra richiesta

Chiediamo, con fiducia e rispetto, che possa essere riconsiderata la decisione di interrompere la presenza della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato nelle nostre comunità parrocchiali.
Confidiamo nella Sua comprensione e nella Sua sensibilità pastorale, certi che vorrà accogliere la nostra preghiera come espressione sincera dell’affetto e del bisogno spirituale di un popolo che ama i suoi pastori.